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mercoledì 4 novembre 2015

SAF CONSULTING S.R.L.S.

Lo Studio è lieto di comunicare a tutti i suoi amici, clienti e non che da oggi nasce la nostra società denominata SAF Consulting S.r.l.s.
Il Titolare e Direttore Tecnico della Società è sempre il nostro Arch Wladymiro Wysocki
Per info e contatti.
SAF Consulting S.r.l.s.
Via Baldassarre Longhena, 10G/10H
00163 - Roma
Tel/Fax: 06.66514032
mail: safconsulting.ww@gmail.com
PEC: safconsultingsrls@legalmail.it


venerdì 11 settembre 2015

AGRICOLTURA: SEI OPUSCOLI INAIL SULLA SICUREZZA SUL LAVORO NELL'ALLEVAMENTO

Sei opuscoli, ideati a supporto del Piano nazionale agricoltura, che su altrettante tematiche chiave del settore, elencano condizioni di rischio delle mansioni e degli spazi, prassi utili alla prevenzione degli infortuni, norme e scadenze per l’uso in regola di macchinari e prodotti fitosanitari.

Questo l’elenco completo degli opuscoli, su ciascuno dei quali torneremo nei prossimi giorni con articoli dedicati:

Allevamento bovino
Allevamento suini
Mungitura
Patentino trattori agricoli o forestali
Revisione periodica delle macchine agricole
Deposito, stoccaggio dei prodotti fitosanitari (prossimamente)

giovedì 10 settembre 2015

ONLYALESSIA'S CREATION: LA CREAZIONE DI GIOIELLI

In questo articolo vi voglio presentare una realtà che nulla c'entra con la sicurezza sul  lavoro o con le norme di progettazione ma che sicuramente rientra nella creatività e quindi in una progettazione non architettonica ma di un design di accessori personali, quali collane, bracciali, anelli, orecchini, portachiavi, ecc.

Questa realtà di ONLYALESSIA'S CREATION, nata nel 2011 nella persona di Alessia Valentinuzzi, colpisce da subito per la sua creatività e per la costante innovazione di materiali, idee, colori, forme e sempre al passo con le esigenze e le mode attuali.

Dopo una lunga assenza torna alle sue creazioni con tante nuove idee che stanno avendo un feedback positivo con tantissime richieste confermando ancora una volta il grande successo avuto in passato.



Una esplosione di nuovi materiali e nuove tecniche sono alla base di questo filone creativo con ispirazioni etniche, orientali ed europee.

Orecchini, bracciali, anelli, collane e tante altre creazioni vengono realizzate anche su richiesta, sicuri di avere un prodotto unico e irripetibile, disegnati e curati direttamente da ONLYALESSIA'S CREATION con scrupolosa cura nei dettagli e scelta delle pietre nella loro qualità garantendo un prodotto unico ed eccezionale.

Su ONLYALESSIA'S CREATION
Se dovessi ragionare da economista direi che la creatività è quel processo che dà vita a un nuovo prodotto (Taylor)... se ragionassi come un saggista direi che la creatività spesso comincia dove finisce il linguaggio (Arthur Koest) ed è un tipo di apprendimento nel quale l'allievo e l'insegnante si trovano nello stesso individuo (Arthur Koestler)....ma sono semplicemente ALESSIA e creare per me significa dare forma a pensieri, idee e desideri....senza dimenticare la fantasia.

Per informazioni e contatti:
mail: gioiellicreazioni@gmail.com
https://www.facebook.com/onlyalessias.creation






IL CANTIERE E L'IMPIANTO ANTINCENDIO

Nei cantieri edili il rischio d’incendio è generalmente limitato: ai baraccamenti (spogliatoi, uffici, servizi, dormitori…), ai depositi di particolari sostanze e materiali (oli minerali, benzine, vernici, derivati plastici…) e alle apparecchiature elettriche (cabina di trasformazione).

Un mezzo di estinzione pratico e immediato segnalato dall’Inail (pubblicazione sulla progettazione della sicurezza nei cantieri, 2015) è l’estintore portatile che: 1) deve essere ubicato in luogo facilmente individuabile e 2) deve essere facilmente raggiungibile.

Questi gli estintori ritenuti idonei per l’attività antincendio nei cantieri:

a polvere, per i baraccamenti e per i depositi (ma in assenza di elementi gassosi, bombole di acetilene, di butano, di metano…, sono utilizzabili anche gli estintori a schiuma);
a schiuma, per la lotta all’incendio di documenti e dell’impianto elettrico per la presenza di stufette, prese di derivazione;
ad anidride carbonica (o a polvere), per le apparecchiature elettriche.
Accanto e a complemento dei consigli dell’opuscolo dell’Inail, occorre sottolineare che nei cantieri temporanei o mobili, data la loro specificità rispetto ai rischi particolari e considerata la compresenza di diverse imprese e di lavoratori autonomi sul luogo di lavoro, gli obblighi per la prevenzione dai rischi interferenti sono a carico sia del committente che del coordinatore in fase di progettazione che dovrà redigere il Piano di sicurezza e coordinamento (PSC).

Si richiama a questo proposito l’allegato XV del TU 81/08, punto 2.1.2, lett. h) e punto 2.1.4., oltre all’art. 100 dello stesso TU (PSC e tavole esplicative relative alla sicurezza e quindi il piano di evacuazione ed emergenza con percorsi, uscite, presidi di emergenza e antincendio).

È per questo che nel cantiere devono essere presenti adeguati dispositivi di allarme (sirene, avvisatori acustici da servire come allarme incendio); la segnaletica chiaramente visibile, installata in posizioni strategiche con l’indicazione delle vie di accesso, di fuga e del punto di sicuro, l’ubicazione dell’interruttore generale dell’alimentazione elettrica, delle valvole delle condutture di adduzione idrica, del gas e di altri fluidi combustibili; oltre che degli estintori, di cui si è detto sopra; le istruzioni scritte sulle procedure di emergenza ed i nominativi degli addetti alla lotta antincendio ed all’evacuazione, con le planimetrie e le azioni che devono essere attuate in caso di allarme o di incendio; infine, le regole per la sorveglianza del cantiere, da garantire durante e fuori l’orario di lavoro.

(Fonte: Quotidiano Sicurezza)








IN GAZZETTA UFFICIALE IL TESTO UNICO PREVENZIONE INCENDI

Sulla GU 192 del 20 agosto 2015 è stato pubblicato il Testo unico di prevenzione incendi sulla Regola tecnica orizzontale (RTO) (Decreto 3 agosto 2015).




SICUREZZA E BENESSERE NELLE SCUOLE, ARIA, MICROCLIMA, ERGONOMIA.

Pubblicata da Inail l’edizione 2015 di un volume che affronta i temi della salute di alunni e personale, la sicurezza sul lavoro negli istituti scolastici, la prevenzione, la salubrità degli ambienti, analizzando due aspetti chiave: qualità dell’aria ed ergonomia.

Clicca sul link per scaricare il testo INAIL


NAPO IN... SITUAZIONE SITUAZIONE DA SHOCK

L’elettricità fa parte in modo essenziale e familiare della vita di ogni giorno ma può causare infortuni anche letali alle persone o causare danni se non gestita con attenzione. Semplici precauzioni possono essere prese per ridurre in modo significativo i rischi di infortunio quando si lavora con o vicino ai cavi elettrici. “Napo in.. Situazioni da shock!” descrive alcuni di questi rischi : brevi storie mostrano Napo alle prese con vari rischi elettrici e le storie più lunghe riguardano l’organizzazione e i rapporti di lavoro. Il pericolo è rappresentato con una piccola figura disegnata con un arco elettrico di colore celeste. Il film è pensato per illustrare alcuni dei possibili rischi, per favorire la discussione e per portare a prassi lavorative più sicure.


LA RIFORMA DELLE ESECUZIONI IMMOBILIARI NEL D.L. 83/2015: NOVITA' PER IL CTU E L'ESPERTO DEL GIUDICE

Il  D.L.  27/06/2015,  n.  83  (convertito  in  legge  dalla  L.  132/2015)  ha introdotto  agli  articoli  12­15  rilevanti  modifiche  alla  disciplina  delle procedure esecutive, alcune delle quali di grande rilevanza per l’attività del tecnico chiamato ad operare in dette procedure in qualità di CTU,
Esperto del giudice o stimatore, perché impattanti sui criteri di stima degli immobili e sul calcolo dei compensi professionali.

Legge 6 Agosto 2015, n.132

(fonte Legislazione Tecnica)

mercoledì 1 luglio 2015

ATTESTATI FALSI E CHIUSURE REALI - TRATTO DA "IL MENSILE DELLA SICUREZZA"

Una serie di accertamenti, ancora in corso, condotti dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Venezia, coordinati da Pubblico Ministero Sergio Dini, hanno portato alla luce un sistema di false attestazioni riguardanti corsi sulla sicurezza mai svolti.
Risultano ad oggi oltre 30 persone indagate, tutte di nazionalità cinese titolari di 15 attività, 8 delle quali sono state immediatamente chiuse e poste sotto sequestro. Diversa la tipologia delle aziende (bar, laboratori artigianali, centri estetici, bazar minimarket, stirerie) ma tutte con il medesimo sistema: invece di mandare i propri lavoratori ad effettuare i corsi di formazione, trovavano più comodo “comprare” direttamente gli attestati di frequenza da un falsario di Padova (unico italiano tra gli indagati) senza mai svolgere i corsi previsti come obbligatori dal D.Lgs. 81/08 e sue smi.


Secondo il decreto, altrimenti definito Testo Unico sulla Sicurezza (TUS), tutte le figure che in azienda si occupano di sicurezza:
RSPP – RLS -ADDETTO ANTINCENDIO -ADDETTO PRIMOSOCCORSO – eventuali DIRIGENTI E PREPOSTI – tutti i LAVORATORI
hanno l’obbligo di ricevere una adeguata formazione in materia di prevenzione e e protezione, quest’obbligo ricade ineluttabilmente sul Datore di Lavoro, che in caso di non ottemperanza rischia – come si è visto – sanzioni, procedimenti penali e l’arresto, in questo caso i reati contestati sono stati Falso in atto pubblico e Violazione della disciplina sulla sicurezza sul lavoro.
Ma le pene possono anche inasprirsi in caso di infortuni o decessi sul lavoro, che in questo caso fortunatamente non sono avvenuti. Se in seguito ad infortunio o un decesso, viene accertato che il datore di lavoro, non ha fornito la formazione necessaria, questi rischia l’incriminazione per omicidio colposo o lesioni colpose, e gli eventuali ENTI assicurativi e previdenziali possono in seguito rivolgersi in giudizio contro il datore di lavoro per il risarcimento dei danni riconosciuti al lavoratore.
Le resistenze maggiori che si riscontrano da parte dei datori di lavoro quando si tratta di formazione del personale, riguardano quasi sempre la “perdita” di tempo, sottratto all’attività lavorativa; i corsi sulla sicurezza infatti, come previsto dalla Conferenza Stato Regioni attuativa del Testo Unico Sicurezza devono essere fatti durante l’orario di lavoro.
Ma siamo sicuri che il giochino valga la candela? Probabilmente i 30 indagati hanno fatto male i loro calcoli!
Quasi tutte le società e gli enti di formazione (seri) che rilasciano gli attestati codificano ormai ogni attestato rilasciato con un identificativo che ne permette la tracciabilità; in questo modo le Autorità di controllo possono velocemente verificare e risalire alle generalità dell’Ente di Formazione, del Docente, all’ubicazione della sede del corso e della composizione della classe (tramite i registri) ed in fine possono controllare quali Enti Bilaterali o Parti Sociali siano state coinvolte nelle attività di formazione, cosi come richiesto dalla normativa.
Dotarsi di attestati fasulli è quindi inutile, perche mai potranno attestare tutto quel sistema di condivisione e certificazione che la legge richiede come obbligatorio per la formazione sulla sicurezza.
Nei giorni successivi agli accertamenti è arrivata un brutta ed inquietante sorpresa e cioè una lettera anonima contente minacce di morte rivolta al Maresciallo dei Carabinieri che dirige le attività in servizio presso il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Venezia; probabilmente questo è un segno che dietro gli attestati falsi ed il falsario individuato ci sono strutture ben organizzate per sfruttare lavoratori stranieri spesso costretti ai margini della legalità ed a subire condizioni di lavoro irregolari.


http://www.ilmensiledellasicurezza.it/attestati-falsi-e-chiusure-reali-sulla-sicurezza-non-si-scherza-reato-penale-e-chiusura-delle-attivita/

mercoledì 24 giugno 2015

RISCHI IN NEGOZIO

In allegato vogliamo riportare una brevissima ma utilissima scheda in merito ad alcuni rischi che si possono verificare in attività commerciali presenti nei negozi o simili.

Una scheda tecnica, dal titolo “ Rischi in negozio”, è dedicata espressamente ai rischi delle diverse attività che si possono svolgere nel settore del commercio. Dal ricevimento dei clienti, all’attività vera e propria di vendita, dalla sistemazione e esposizione di scatole o di prodotti nelle apposite scaffalature o vetrine, alla pulizia del negozio e dei servizi igienici. Senza dimenticare che in alcune attività commerciali sono presente altre attività accessorie, come ad esempio le attività sartoriali (realizzazione orli, misure abiti su misura, ecc.).

La scheda ricorda che gli spazi di lavoro in cui operano gli operatori “devono essere organizzati al meglio, al fine di evitare di dover frequentare ambienti divenuti eccessivamente ristretti a causa di prodotti esposti in modo disordinato o scaffalature di esposizione posizionate in maniera poco corretta”.
 
Questa un breve classificazione dei principali fattori di rischio nei negozi (con riferimento anche alle attività sartoriali):
- “disturbi muscolo-scheletrici per posture scorrette;
- scivolamenti e cadute a livello;
- stress psicofisico (dovuto alla routine);
- affaticamento visivo;
- punture e tagli alle mani durante le operazioni di cucito;
- movimentazione manuale dei carichi;
- cadute dall’alto (per utilizzo delle scale);
- contatto con sostanze irritanti;
- inalazione polveri”.


LE POSTAZIONI DI LAVORO IN UFFICIO. 10 DOMANDE E RISPOSTE

Di seguito riportiamo 10 domande e risposte utili ai fini della sicurezza in ufficio.
Spesso quando andiamo a valutare la sicurezza e quindi i rischi e pericoli negli uffici non è raro trovarsi di fronte personale e datori di lavoro che esordiscono con un semplice :" tanto sono attività semplici, non ci sono rischi siamo in ufficio".
Colgo l'occasione per riportare una pubblicazione della rivista "Punto Sicuro" a sua volta tratta da un documento pubblicato da SUVA-CFSL ai fini della divulgazione della materia, ancora oggi troppo sottovalutata.

Le 10 domande più frequenti sul tema della postazione di lavoro in ufficio

1. Quando e perché il lavoro in ufficio può diventare stressante?
Più sono i fattori di disturbo presenti sul posto e nell'ambiente di lavoro, più aumenta lo stress.
Possono costituire un problema fattori come un'illuminazione inadeguata, il rumore, un microclima non favorevole, ma anche difetti di vista non adeguatamente corretti ed elementi di natura psicofisica.
Il lavoro d'ufficio, inoltre, viene svolto prevalentemente stando seduti e la tensione statica della muscolatura favorisce l'insorgere di vari disturbi, specie se si assumono posture forzate a causa di postazioni di lavoro non disposte in maniera corretta. Si tratta quasi sempre di problemi muscolari e alla schiena di natura cronica, che eventuali tensioni psicologiche possono ulteriormente incrementare.

2. Quali sono le principali cause di infortunio e come si possono prevenire?
Più della metà degli infortuni sul lavoro si verifica nel settore dei servizi e quasi sempre si tratta di inciampi e cadute. Le relative cause sono da ricondurre a difetti tecnici e di costruzione (per es. usura, errore di progettazione), problemi di organizzazione (per es. sovraccarico di lavoro, tempi troppo ridotti, clima di lavoro negativo) e fattori umani (distrazione, fretta, stanchezza). Ogni anno il 5% dei lavoratori subisce un infortunio in ufficio, il che si traduce da un lato in periodi di assenza, dall'altro in ore straordinarie a carico di altri collaboratori. Per evitare tali infortuni, in ufficio bisogna fare attenzione a collocare, sollevare e trasportare gli oggetti in maniera corretta come pure a lasciare libere tutte le vie di circolazione. Anche cassetti e canaline dei cavi aperti, versamenti di liquidi sul pavimento o angoli rialzati dei tappeti possono essere causa di infortunio, dunque sono situazioni da evitare o a cui porre tempestivamente rimedio.

3. Come regolare sedia e scrivania?
Ogni persona ha una propria conformazione fisica e dunque anche sedia e scrivania dovrebbero
essere regolate secondo tali caratteristiche individuali. Non si tratta solo di tenere conto della statura, ma anche del peso e della lunghezza degli arti. Per una postura seduta corretta, si fa riferimento ai gomiti: la scrivania va regolata alla loro altezza, senza sollevare le spalle. Si raccomanda anche di lavorare in piedi, di tanto in tanto. È possibile farlo con le scrivanie dotate di regolazione elettrica dell'altezza, i tavolini alti o i piani di appoggio rialzati, che possono essere utilizzati per prendere appunti, brevi telefonate o riunioni con i colleghi. Anche per le scrivanie alte vale la stessa regola, ossia il piano deve essere regolato all'altezza dei gomiti.
Una sedia ergonomica ha uno schienale regolabile in altezza o un supporto lombare regolabile a parte. La curvatura dello schienale deve trovarsi all'altezza delle vertebre lombari. Inoltre, è
importante che l'altezza della sedia nonché la profondità della seduta siano regolabili. I braccioli di supporto non sono obbligatori ma, se presenti, devono poter essere spostati indietro per evitare che si incastrino sul bordo della scrivania. Una postura seduta corretta al videoterminale presuppone che il corpo sia ben diritto. I piedi devono appoggiare completamente sul pavimento mentre cosce e parte inferiore delle gambe devono formare un angolo di 90 gradi rispetto al pavimento, evitando così punti di compressione che ostacolano la circolazione del sangue.

4. Qual è la disposizione migliore di un posto di lavoro al videoterminale?
La disposizione di un posto di lavoro al videoterminale prevede un corretto posizionamento di sedia, schermo, tastiera e mouse, che vanno considerati come un'unità. È importante che siano allineati su uno stesso asse e che il mouse si trovi più vicino possibile alla tastiera. I documenti devono essere posizionati tra la tastiera e lo schermo, non davanti alla tastiera. La distanza della tastiera dal bordo della scrivania deve essere di 10-15 cm. Se si hanno problemi alle spalle, ai gomiti o alle articolazioni delle mani, bisogna utilizzare una tastiera senza blocco numerico al fine di ridurre al minimo il carico laterale sulle articolazioni interessate. Lo schermo deve essere posizionato in modo da non dover ruotare il corpo, evitando riflessi e abbagli sul monitor provenienti da fonti di luce. La distanza ideale tra lavoratore e schermo è pari alla lunghezza di un braccio mentre l'altezza ideale è quella di un palmo sotto gli occhi.

5. Quali sono i requisiti di una corretta illuminazione?
Il posto di lavoro deve essere possibilmente illuminato con luce naturale, evitando fastidiosi effetti di abbagliamento. Ma poiché ciò non è possibile in molti casi, è necessario assicurare una buona illuminazione artificiale di almeno 500 Lux. Considerato che il fabbisogno di luce aumenta con il passare degli anni, può essere d'aiuto dotare la postazione di lavoro di una lampada individuale, facendo naturalmente attenzione ai collaboratori più giovani per non abbagliarli. È possibile evitare tale situazione, organizzando adeguatamente il posto di lavoro o servendosi di elementi divisori o di schermatura della luce, come pannelli insonorizzati o piante. In questo caso, è importante prestare attenzione a non impedire il passaggio della luce naturale o la vista sull'esterno.

6. Quanto spazio deve mettermi a disposizione il datore di lavoro?
In prossimità diretta del posto di lavoro, per motivi di sicurezza, bisogna garantire un'adeguata libertà di movimento. Ciò significa disporre di un piano della scrivania che misuri minimo 160 x 80 cm, per un'adeguata superficie di appoggio, e di uno spazio di movimento di almeno 100 cm per la sedia tra bordo della scrivania e ostacolo più vicino nella parte posteriore. Se tale ostacolo è rappresentato da un archivio con cassetti estraibili, si fa riferimento alle misure a cassetti aperti. Molto importanti anche l'accesso alla postazione personale, che dev'essere almeno 60 cm, e le vie di circolazione, larghe almeno 80 cm. Inoltre, è necessario assicurare uno spazio per riporre il materiale necessario al lavoro e uno per gli oggetti personali, come soprabito, ombrello e borsa. Una semplice regola empirica prevede 8 – 10 m² di spazio per posto di lavoro, ma per attività più complesse o gruppi più grandi, dati i maggiori fattori di disturbo (come il livello di rumore) le dimensioni vanno aumentate a 12 – 15 m². Oltre alla stanza riservata ai colloqui, fanno parte del posto di lavoro le toilette e una zona di riposo bene illuminata con vista sull'esterno. È importante tener conto di questi spazi supplementari sin dalla fase di pianificazione di un ufficio.

7. Quali sono le condizioni climatiche più adeguate di un ufficio?
Le condizioni climatiche influenzano la nostra salute e, come per lo stress, la sensibilità varia da persona a persona. Spesso basta parlarsi tra colleghi per regolare al meglio la temperatura ambiente.
I seguenti valori indicativi di una temperatura ambiente ideale sono comunque validi per la gran parte dei casi: d'inverno la temperatura va impostata sui 21-23 °C, d'estate si può arrivare a 25 °C.
L'umidità ideale dell'aria è tra il 30 e il 65%. Per aumentare la sensazione di benessere, si possono disporre delle piante mentre arieggiare regolarmente gli ambienti permette di evitare un affaticamento precoce. Al di sotto del 30% di umidità relativa, è opportuno bere più acqua.

8. Come si può evitare lo stress in ufficio?
La sensibilità allo stress varia da una persona all'altra. Quello che disturba uno, è indifferente all'altro.
Per esempio, lavorare sotto pressione può essere motivante per qualcuno mentre altri reagiscono con attacchi di panico. In linea generale, bisogna evitare sia i carichi di lavoro eccessivi che quelli insufficienti. Anche un buon clima di lavoro, che garantisca possibilità di formazione e sviluppo, può contribuire a ridurre lo stress. Ogni persona deve riconoscere i propri sintomi di stress, prenderli sul serio e reagire tempestivamente – con opportuni colloqui, con tecniche personali di gestione dello stress, o anche ricorrendo a una consulenza medica. Sul sito stressnostress.ch, troverete informazioni utili, una lista di controllo e possibili soluzioni sul tema dello stress.

9. Quali sono i fattori di disturbo da evitare in ufficio?
La percezione varia da una persona all'altra. Una determinata cosa può apparirci utile, piacevole o sgradevole e ciò dipende dall'entità o dalle circostanze. Possono essere fattori di disturbo la temperatura, le correnti d'aria, il livello di rumore, lo squillo del telefono o gli apparecchi che non funzionano (computer, stampante, ecc.). Anche conversazioni private o professionali tra collaboratori nello stesso ufficio possono essere avvertite come un disturbo, a seconda del carico di lavoro e del livello di rumore in quel momento. Per questo è importante mettere a disposizione un'apposita stanza per i colloqui e, possibilmente, collocare gli apparecchi più usati in un ambiente separato.

10. Quali sono i diritti e i doveri di datori di lavoro e lavoratori?
I diritti e i doveri di datori di lavoro e lavoratori riguardo alla sicurezza sul lavoro e alla tutela della salute sono disciplinati dal D.lgs.81/08. Vengono spesso precisati in dettaglio nei contratti collettivi di lavoro con allegato regolamento. Così, per esempio, il datore di lavoro è tenuto ad adottare tutte le misure necessarie per la tutela della salute e dell'integrità personale allo scopo di prevenire infortuni sul lavoro e malattie professionali nonché di adeguare il posto di lavoro allo stato della tecnica e alle circostanze. I lavoratori vengono chiamati a collaborare per tutto quanto riguarda la tutela della salute e sono tenuti a loro volta a supportare il datore di lavoro nell'attuazione delle prescrizioni.

Si riporta una scheda riassuntiva sui rischi per le attività d'ufficio




QUESITI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

Si allega una raccolta di quesiti sui luoghi di lavoro pubblicato dalla Regione Piemonte.


GLI OBBLIGHI DEI LAVORATORI IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO

Un importantissimo saggio pubblicato da Olympus mette in evidenza gli obblighi del lavoratore, una problematica che spesso si tende a trascurare o a sottovalutare da parte degli stessi in quanto considerano come unico responsabile della sicurezza aziendale il Datore di Lavoro.
Come è possibile vedere nel saggio, ma come già l'art. 20 del D.Lgs. 81/08 mette chiaramente in evidenza, anche il lavoratore è chiamato a partecipare o meglio è obbligato a fare sicurezza a partire da sè stesso.
In fondo è possibile scaricare il saggio gratuitamente e poter chiarire eventuali dubbi, ottimo anche da poter distribuire ai lavoratori stessi come integrazione alla formazione già acquisita.

Quando parliamo dei lavoratori e li formiamo alla specifica mansione come da art. 36 e art. 37 del D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato Regioni del 21. dicembre 2011, non possiamo non parlare dell'art. 20 del medesimo D.Lgs., ma il vero punto di partenza è il comma 1.
Dunque con tale previsione normativa, “ciascun lavoratore è chiamato ad adempiere non soltanto agli obblighi specifici, imposti dal comma successivo e, peraltro, penalmente sanzionati (ad eccezione della lett. a) ma anche a porre in essere tutte le azioni e ad assumere tutti i comportamenti idonei alla salvaguardia della salute e della sicurezza proprie e altrui, in proporzione alla formazione ricevuta, alle competenze che possiede e alle condizioni ambientali date”.
Egli, dunque, dovrà astenersi dall’assumere comportamenti che possano mettere a repentaglio la propria e l’altrui salute e sicurezza ovvero dovrà agire consapevolmente per tutelare e preservare quegli stessi valori”. In questo senso il lavoratore “potrà essere ritenuto responsabile, non solo nel caso di fattispecie commissive ma anche, di fattispecie omissive improprie, in conseguenza di una mancata azione che aveva il dovere di compiere”.


Ricordiamo l'art. 20 del D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i. D.Lgs. n.106/2009

1. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro
2. I lavoratori devono in particolare:
a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale;
c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e, nonché i dispositivi di sicurezza;
d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione;
e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l’obbligo di cui alla lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;
g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori;
h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro;
i) sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente.
(...)





giovedì 26 marzo 2015

CAMPAGNA INCENTIVI ALLE IMPRESE E SCONTO PER PREVENZIONE - Isi 2014

"Inail sostiene le imprese che investono nella sicurezza dei lavoratori". È questo il claim della campagna di comunicazione dedicata al bando Isi 2014 e all'OT24, le iniziative di Inail a favore delle imprese che migliorano la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Con Isi 2014, l'Inail mette a disposizione 267 milioni di euro, suddivisi in budget regionali, per la realizzazione di progetti di investimento e per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. Con il cosiddetto sconto per prevenzione, le aziende con dipendenti, attive da almeno due anni, possono presentare domanda per ottenere una riduzione sul premio assicurativo. È necessario che abbiano realizzato, nell’anno precedente alla richiesta, interventi di prevenzione per migliorare le condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

PER ISCRIZIONI INAIL
http://sicurezzasullavoro.inail.it/CanaleSicurezza/ImpFinanziamenti.html?anno=2014#wlp_ImpFinanziamenti


GUARDA LO SPOT TELEVISIVO



Hai deciso di mettere in sicurezza la tua Azienda? ci puoi contattare al sito www.studioarchww.it



mercoledì 25 marzo 2015

ASSISTENZA LEGALE

Presso lo Studio si effettuano consulenze individuali, mirate e funzionali, finalizzate non solo a risolvere i problemi - dai più semplici a quelli più complessi - ma anche ad imparare a conoscere i propri diritti ed il relativo esercizio. Il servizio di rivolge a coloro che hanno dubbi di natura giuridica, bisogno di un parere legale, necessitano di assistenza legale. I sevizi sono di Diritto Civile, Diritto Penale, Diritto di Famiglia, Diritto del Lavoro, Condominio, Successioni, Proprietà, Recupero Crediti, Acquisto e locazione della casa, Servizi Notarili, D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i. D.Lgs. 106/2009.

http://www.studioarchww.it/servizivari.html





domenica 22 marzo 2015

OBBLIGO DI POS. LO STUDIO E' GIA' PRONTO!!!

Vista la normativa che obbliga i professionisti di munirsi di POS per pagamenti a partire da 30,00, lo Studio Arch Wladymiro Wysocki si è già adoperato in tal senso per dare un servizio maggiore a tutti i suoi clienti.

Sin da subito siamo lieti di poter comunicare che accettiamo ogni forma di pagamento con ogni tipo di carta di credito e bancomat.


"L’obbligo - per professionisti, esercenti, commercianti ed aziende - di dotarsi di POS per consentire ai propri clienti di pagare mediante moneta elettronica le prestazioni professionali che superino i 30 euro, è entrato in vigore il 30 giugno 2014, come previsto dal Decreto Sviluppo Bis (DL 179/2012 convertito nella Legge 221/2012). Il Decreto POS (DM 24 gennaio 2014) ha disciplinato nel dettaglio l’applicazione dei pagamenti mediante carte di debito, mentre il DM 14 febbraio 2014 ha regolamentate le commissioni applicate alle transazioni."  (Edilportale)


sabato 14 febbraio 2015

SAFETY MEETING A SUBIACO

SAFETY MEETING A SUBIACO

SABATO 21 FEBBRAIO 
LO STUDIO ARCH WLADYMIRO WYSOCKI 
CON 
LA SOCIETA' DIAGNOSTICA MEDICA 
INCONTRA LE AZIENDE DEL TERRITORIO E NON SOLO. NON MANCARE !!! 


sabato 17 gennaio 2015

GUIDA AGGIORNATA PER CHI COMPRA - AFFITTA - VENDE CASA

Agevolazioni per chi acquista un immobile di nuova costruzione invenduto o ristrutturato e lo affitta.

Le novità della Guida ‘Fisco e casa: acquisto e vendita’ riguardano le agevolazioni per l’acquisto di abitazioni destinate alla locazione e i requisiti per accedere agli aiuti per la prima casa.

Per usufruire delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa è necessario prima di tutto che l’abitazione non sia considerata di lusso, ovvero di categoria catastale A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (abitazioni in ville) o A9 (castelli e palazzi di eminente pregio artistico e storico).


giovedì 8 gennaio 2015

LO STUDIO ARCH WLADYMIRO WYSOCKI QUESTO ANNO FESTEGGIA I PRIMI CINQUE ANNI DI ATTIVITA'

PRESENTAZIONE DELLO STUDIO

Lo Studio Arch Wladymiro Wysocki, nasce nel Gennaio del 2010, dopo che il titolare, nonché direttore tecnico, Arch Jr Wladymiro Wysocki ha maturato esperienze pluriennali a seguito di collaborazioni presso altri studi di progettazione, consulenza e sicurezza sul lavoro e importanti certificazioni a livello nazionale e internazionale.
Lo studio nasce per soddisfare le più svariate esigenze delle imprese, e non solo, nel campo dei servizi tecnici e delle prestazioni professionali in materia di igiene, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Inoltre si occupa di formazione, addestramento oltre a tutte quelle attività di natura consulenziale che oggi costituiscono un elemento fondamentale nell’organizzazione, gestione e sviluppo di tutte le realtà aziendali.
Opera nei settori della progettazione, della formazione, della consulenza e della sicurezza verso privati e aziende che necessitano di un supporto in determinati settori.
Lo Studio punta alla soluzione del problema basandosi sulle necessità reali e individuali rendendo così i servizi offerti non generici, ma studiati ad hoc per la piena soddisfazione del cliente.
Per questo motivo non ci rivolgiamo al cliente con offerte generali e uguali per tutti, ma ogni nostra offerta verrà studiata a seguito di un sopralluogo che ci metterà in condizioni di operare in maniera ottimale a seconda del reale fabbisogno.
Professionalità, competenza, disponibilità e onestà sono alla base del nostro rapporto con il cliente.

CHI SONO

Architetto e Direttore Tecnico dello Studio, Master in progettazione, gestione ed adeguamento di alberghi, certificato presso KHC come Formatore per la Sicurezza sul Lavoro n.1222 e, presso AJA Registrars Europe S.r.l., come Docente Formatore della Sicurezza, Docente dei Formatori per la Sicurezza e Safety Manager.
Coordinatore della Sicurezza in Fase di Progettazione ed Esecuzione e Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione per tutti i Macrosettori ATECO.
Accreditato presso EBAFoS Ente Bilaterale dell’Artigianato per la Formazione e la Sicurezza.
Socio F.I.R.A.S.-S.P.P. dal 2010 al 2014 e Coordinatore F.I.R.A.S.-S.P.P. dal 2013 al 2014 per i Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione per la Regione Lazio.
Iscritto nel prestigioso Registro Europeo ai fini del riconoscimento delle professioni presso il Centre Culturel Europeen Jean Monnet A.S.B.L. pour la Gestion Des Ordres Professonnels Bruxelles.
Professionista di cui alla legge 4/2013 iscritto al Registro Professionale Europeo degli Specialisti in Gestione d’impresa-Servizi di Sicurezza Prevenzione e Protezione-Associazione con personalità giuridica, con tessera n. GE14-SPP


ISTRUZIONI OPERATIVE PER L'ALLESTIMENTO E GESTIONE DI PALCHI PER SPETTACOLI. CIRCOLARE 35 DEL 24.12.2014

Circolare n. 35 del 24 dicembre 2014

Istruzioni operative tecnico – organizzative per l'allestimento e la gestione delle opere temporanee e delle attrezzature da impiegare nella produzione e realizzazione di spettacoli musicali, cinematografici, teatrali e di manifestazioni fieristiche alla luce del Decreto Interministeriale 22 luglio 2014.


Su conforme parere del G.d.L., istituito preso questo Ministero, costituito da rappresentanti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, del Coordinamento tecnico delle Regioni e dell'Inail, allo scopo di fornire le istruzioni operative tecnico - organizzative per l'allestimento e la gestione delle opere temporanee e delle attrezzature da impiegare nella produzione e realizzazione di spettacoli musicali, cinematografici, teatrali e manifestazioni fieristiche, alla luce del Decreto Interministeriale del 22 luglio 2014, sono state elaborate ed approvate le Istruzioni allegate.


INFORTUNI IN ITINERE. SONO RICONOSCIUTI ANCHE QUELLI AVVENUTI ACCOMPAGNANDO I FIGLI A SCUOLA



Lo stabiliscono le nuove linee guida dell’Inail sugli incidenti in itinere, che prendono atto dell’orientamento della Cassazione sulla necessità di valutare le esigenze familiari al fine di ammetterli o meno alla tutela assicurativa. Il riconoscimento subordinato alla verifica di modalità e circostanze di ogni evento



OLTRE 267 MILIONI DI EURO ALLE IMPRESE DALL'INAIL PER LE AZIENDE CHE INVESTONO IN SICUREZZA



Pubblicato il bando Incentivi Isi 2014. Dal 3 marzo al 7 maggio 2015 le aziende interessate potranno inserire on line, sul portale dell’Istituto, le domande di finanziamento. Si tratta della quinta tranche di un ammontare complessivo di oltre un miliardo di euro stanziato a partire dal 2010