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martedì 25 ottobre 2011

Quando la sicurezza è estranea anche nelle nostre case

Pochi giorni fa mi trovavo ad eseguire qualche lavoretto nel giardino, mentre sentivo delle urla di alcune persone che si davano delle indicazioni su un qualcosa che ancora mi era ignoto. Incuriosito da tanta enfasi, mi accorgo che poco più in là nel giradino di una casa, si stava eseguendo una improbabile e quanto mai bizzarra potatura. La mia attenzione viene catturata dal modo in cui veniva eseguita la stessa.
Tutti i giorni, sui quotidiani e sulle riviste specializzate, si parla degli innumerevoli infortuni sul lavoro e a tal riguardo si sta cercando di lavorare molto sulla sensibilizzazione in materia, ma da quanto ho potuto vedere la strada è ancora molto lunga.
Le modalità con cui i signori stavano effettuando la potatura era delle più pericolose in assoluto, dove l'infortunio era davvero a portata di mano e non esagero nel dire che la probabilità di un evento mortale era elevatissima.

L'attrezzatura che veniva utilizzata ero una scala portatile come si può vedere dalla foto a sinistra. La scala è una delle attrezzature maggiormente utlizzata per la semplicità d'uso e per la sua facilità nel trasportarla, però si tende sempre a sottovalutare la sua elevata pericolosità. Il triste conforto di questo ce lo da la statistica dove riporta che per caduta dall'alto, gli infortuni con maggiore frequenza di lesioni e mortali sono elevati. Dalle denunce degli infortuni il 50% delle cadute dall'alto è legata all'utilizzo delle scale portatili. Questo non vuol dire che è un dato al quale dobbiamo rassegnarci ma possiamo ridurre i rischi da caduta dall'alto con sufficienti accorgimenti e comportamenti corretti.
La normativa, a partire dalle linee guida dell'ISPESL al testo unico, ai vari corsi di infromazione formazione ed addestramento, le riviste specializzate e testi sulla sicurezza, non perdono mai occasione per informarci e formarci sul corretto utilizzo della scala portatile ma, come sempre e troppo spesso accade, si tende a sminuire la serietà e l'importanza della questione.
Nella potatura che il signore stava eseguendo, il problema era ancora più grave della "non conoscenza delle normative" in materia di prevenzione e sicurezza, perchè qui cosa che veniva a mancare era il buon senso, dove per la maggior parte delle situazioni è causa di infortuni.
Spesso per evitare un infortunio non serve essere a conoscenza di tutta la normativa in materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, ma basterebbe pensare a quello che si sta per fare, analizzando attentamente quelli che sono i rischi e quali le conseguenze che ne deriverebbero.
La persona nella foto a destra sulla, scala senza un minino di protezione(una semplice imbracatura o qualsiasi altro accorgimento che gli possa evitare la caduta), ha messo a piena dimostrazione un atto di incoscienza mettendo a rischio la propria incolumità.
Spesso, nei miei vari sopralluoghi nei cantieri o nei luoghi di lavoro, mi sento dire con tutta tranquillità: " tanto è solo per un attimo".La prima cosa che insegno ai corsi di formazione è che per farsi male non occorre una giornata lavorativa, ma ci vuole un attimo, e da quell'attimo non sappiamo quali possono essere le conseguenze che ne scaturiscono. Se siamo fortunati ce la cavamiamo con delle semplici lesioni e ci occorrono diversi giorni per guarire, ma se da quell'evento grave le conseguenze son quelle di una immobilità permanente o di morte? Con questo non voglio fare esagerazioni di nessun genere, ma vorrei solo portare alla riflessione che oggi gli infortuni sul lavoro sono troppi, e troppo spesso, sono dovuti alla semplice leggerezza
di come si affrontano alcune lavorazioni che possono andare dal cantiere più complesso a semplici lavori fai da te.
Vorrei fornirvi uno spunto di riflessione ed è il seguente: per evitare di farsi male non serve essere dei perfetti conoscitori di normativa ma semplicemente delle persone responsabili, considerando che spesso l'infortunio di uno può mettere in serio pericolo anche la vita di un nostro collega o amico che viene a soccorrerci.
Dalla foto riportata a sinistra, vediamo sulla scala l'operatore intento nella sua attività di potatore "non protetta", ma se facciamo attenzione, in basso sulla destra, ci sono due persone che lo stanno aiutando "considerati preposti" con una corda a tirare il ramo che lo stesso deve avere legato in precedenza. Questo mi porta a pensare come la sensibilità alla sicurezza sia ancora un qualcosa di totalmente estranea a troppi e di quanta strada ancora si deve fare.



venerdì 21 ottobre 2011

Fine della prima sessione del corso Formare i Formatori

E' da poco terminata la prima sessione di tre giorni del corso Formare i Formatori, una esperienza unica, ricca di emozioni dove ci si mette in "gioco" per imparare.
Ottima è la professionalità del corpo docente e di tutto lo staff organizzativo e meraviglioso è il gruppo che in questi giorni si è andato a formare.
Ora ci si mette sotto per studiare la prima parte in attesa che inizi la seconda.
A presto al 9 novembre!!

W.W.

giovedì 20 ottobre 2011

Corso Formare i Formatori

Oggi giovedì 20 ottobre 2011 è terminata la seconda lezione.
Domani sarà la giornata conclusiva del primo step del corso che riprenderà poi il 9 novembre 2011.

Ciao eccomi

ciao sono al corso formare i formatori